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LA COMMEMORAZIONE DEL CENTENARIO DEL BOMBARDAMENTO DI MONZA E IL PROGETTO FAI
FIORIRE LA PACE A MONZA, CITTÀ DEL PANE DEL PERDONO
Il fatto: il centenario del bombardamento di San Biagio del 1916
Domenica 14 febbraio saranno cento anni esatti dal bombardamento aereo di Monza e di Milano del 1916.
L’azione, che causò tra la popolazione civile alcune decine di feriti e più di venti morti (tra cui due cittadini
della nostra città e un contadino brianzolo di Mezzago), impressionò la coscienza civile e trovò ampio
spazio sulla stampa nazionale e anche straniera. Le bombe, sganciate su Monza da un aereo austriaco
“Taube” (parola che in tedesco significa colomba…!), colpirono soprattutto il quartiere di San Biagio.
Perché commemorare il bombardamento
In occasione del centenario di questo episodio della Grande Guerra crediamo giusto ricordare e onorare le
vittime monzesi, ma anche quelle del successivo bombardamento italiano di rappresaglia sulla capitale
slovena di Lubiana. Episodi gemelli, legati alla logica crudele della guerra e a quella malvagia della vendetta.
Ai loro nomi aggiungiamo anche il nome di chi, durante la Grande Guerra, morì per non aver rinunciato
all’essere testimone di misericordia e costruttore di pace. Sul sacrificio di costoro e dei milioni di caduti di
una guerra fratricida fra i popoli europei, allora a ragione definita da Papa Benedetto XV “inutile strage”, è
stato costruito il bene immenso della pace tra popoli un tempo nemici e ora affratellati nell’Unione Europea.
Pace che alla nostra generazione compete, spezzando la logica contemporanea della “terza guerra mondi-
ale a pezzi” denunciata da Papa Francesco, rendere ora globale, condivisa da tutte le genti del mondo.
Ricordiamo Giuseppe Crippa, Anna Maria Galliani, Enrico Colombo e Stanko Zorsen
Quel 14 febbraio 1916 a San Biagio il ciabattino Giuseppe Crippa, originario di Cinisello Balsamo, uscito
dalla sua bottega in via Prina (allora via per Como) morì sul colpo per una granata sganciata dall’aereo
austriaco. Mentre Anna Maria Galliani, giovane madre di tre figli originaria di Biassono, gravemente ferita,
spirò sei giorni dopo. Enrico Colombo, contadino di Mezzago, fu invece tra le vittime del bombardamento
di Milano.
Qualche giorno dopo gli italiani effettuarono a loro volta un massiccio bombardamento di rappresaglia su
Lubiana. Una squadriglia di bombardieri Caproni attaccò la capitale slovena il 18 febbraio, causando
distruzioni e vittime. Stanko Zorsen, bimbo di sette anni, rimase ucciso.
Allora non fu usata umana misericordia nei confronti di inermi cittadini, italiani o sloveni che fossero. Il loro
ricordo pubblico è una doverosa, quantunque tardiva, misericordiosa manifestazione di affetto cittadino
rivolta almeno alle famiglie. E la prevista celebrazione religiosa di suffragio del giorno 14 febbraio nella
Chiesa di San Biagio rappresenterà intimo momento di raccoglimento della comunità di quartiere.
Rendiamo onore alla crocerossina monzese Giuseppina Oreni
Sempre durante la Prima Guerra mondiale, Giuseppina Oreni (1883 – 1918), trentenne crocerossina monz-
ese, sacrificò la sua vita per salvare quella dei soldati feriti. Di lei ci si dimenticò presto, tanto che il suo
nome non risulta impresso sul monumento ai caduti monzesi della Grande Guerra di Piazza Trento e
Trieste. A Giuseppina Oreni, rosa da tanta guerra sbocciata, con le nostre attività intendiamo rendere
onore.
Iniziative in programma per il centenario
L’associazione Green Man, nell’ambito del progetto Fai fiorire la pace a Monza, città del pane del perdono,
cofinanziato con 2.700 € da Comune di Monza e da Fondazione Comunità di Monza e Brianza con il
bando n 2015.2 Cittadinanza attiva e coesione sociale nei quartieri (al quale collabora anche l’Associazione
“L’Arca di Noè”), ha programmato per il centenario le seguenti iniziative.
A. Corso civico “Raccontare la pace a Monza tra storia e creatività artistica”, da sabato 16 gennaio 2016
ore 10 / 12, a Monza (MB), presso il Centro Civico di via Lecco, con prosecuzione il 23, il 30 gennaio e il 6
febbraio;
B. Mostra “La pace e la Grande Guerra a Monza e in Brianza”, che si terrà all’Urban Center dal 4 al 14
febbraio 2016;
C. Simposio storico culturale “Monza e i costruttori di pace della Grande Guerra” il giorno 14 Febbraio
2016, sempre all’Urban Center.
Dal rinnovo del Roseto della Pace che a San Biagio ricorda nel quartiere le vittime del bombar-
damento del 1916 alla costituzione di una piccola rete urbana naturalistica di memoriali per far
fiorire la pace in città.
A Giuseppina Oreni intendiamo invece dedicare uno dei due nuovi Roseto della pace, da
allestire nei pressi del Santuario delle Grazie, dove nel 1916 caddero alcune bombe.
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