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il Cittadino                                                                                                                                                                                         il Cittadino




                                                                                                                                   monzese, artefice, negli anni Settanta, di un’autentica

                                                                                                                                   rinascita del gruppo che in vent’anni quadruplicò il


                                                                                                                                   numero dei ragazzini pronti a partire, con lo zaino in

                                                                                                                                   spalla, alla ricerca dell’avventura: da trenta che erano

                                                                                                                                   agli inizi degli anni Cinquanta fino ai 120 del 1974.


                                                                                                                                   “È  la  ricerca  del  senso  dell’avventura,  la  volontà

                                                                                                                                   di  superare  limiti  e  difficoltà,  la  determinazione  a

                                                                                                                                   cavarsela  sempre  e comunque, insieme  alla lealtà e

                                                                                                                                   all’amicizia verso i compagni, ad aver fatto scattare

                                                                                                                                   in me l’amore per lo scautismo”, racconta. Era il 1952


                                                                                                                                   quando Lucchesini vide per la prima volta gli scout,

                                                                                                                                   impegnati in un campo di San Giorgio.

                                                                                                                                   “Chiesi ai miei genitori di iscrivermi al gruppo, volevo
            GLI 80 ANNI DELLO SCOUT LURGAN                                                                                         essere  anche  io  come  loro.  Dovetti  aspettare  la  fine



            “Prima impara, poi insegna”. La battuta è pronunciata                                                                  della terza media, dopo gli esami, per poter esaudire

            da Lurgan -Sahib, personaggio chiave nella saga di Kim,                                                                il mio sogno”. Poi una carriera fulminante negli scout

            il romanzo di Rudyard Kipling, padre delle avventure                                                                   fino  a  diventare  capo  reparto  a  Monza  ma  anche  a


            del cucciolo d’uomo Mowgli, dell’orso Baloo e della                                                                    Villasanta e a Desio e persino a Cagliari, durante i mesi

            pantera Bagheera. Lurgan è un insegnante, meglio un                                                                    del servizio militare in Sardegna. E poi gli incarichi

            istruttore di spie. Un uomo astuto, pieno di storie da                                                                 provinciali e regionali. Una storia, la sua, che è la somma

            raccontare e avventure da vivere. Un personaggio ideale                                                                e l’intreccio di centinaia di altre storie, tante sono quelle


            per indicare, usando un nome soltanto, la vocazione                                                                    dei ragazzini che con Lurgan sono cresciuti: Michele

            scautistisca di Alberto Lucchesini, semplicemente                                                                      Faglia, i fratelli D’Alessio, Roberto Albanese, solo per

            Lurgan per chi lo ha conosciuto con la divisa degli                                                                    citarne alcuni.

            scout.                                                                                                                 “Vedere svilupparsi la loro autonomia era l’aspetto più


            Classe 1938, Lucchesini è tra i padri dello scautismo                                                                  appagante di tutto il lavoro – continua – Lo scautismo è



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