Page 110 - flipbook_lurgan
P. 110
Michele Faglia Michele Faglia
Non si tirava mai indietro nel farci rischiare, faceva oltre che a tenere i rapporti politico-diplomatici con
parte del percorso educativo che tempra un carattere Osio (il proprietario dei terreni e dei boschi), anche a
e non lo fa arretrare di fronte alla difficoltà. estirpare erbacce e a raccogliere rimasugli di qualche
Come nel caso del viaggio in Scozia: mi accorsi ormai gruppo scout.
in treno di aver dimenticato a casa il passaporto: apriti Poi con lui, dopo il ringraziamento intonato sempre
cielo!, mi disperai, ma Lurgan intervenne subito: “Stai da lui (“per questo pan, per ogni dono, noi ti lodiam
sempre vicino a me, tutto andrà bene!”. Signor”) attorno al tavolone e con un buon bicchiere di
Alla dogana sventolò i passaporti del gruppo e via!, vino offerto da Riccardo, ci si lasciava andare a ricordi
grazie anche a Baden Powell, passammo tutti in e a canti scout.
gruppo, con il cuore che mi batteva forte. Il suo senso religioso non ha mai escluso nessuno; in
Quando lo dissi a un amico di Londra, trasalì: “È la reparto accolse Kaj, finlandese e di religione protestante
dogana più inflessibile del mondo!”: sì, ma lui non e fu un insegnamento esemplare per tutti.
sapeva che ci fosse Lurgan. Lurgan aveva un grande rispetto delle idee di tutti
Da qualche anno faccio parte della Pattuglia e non forzava mai fino a escludere qualcuno, la sua
Colico, scout monzesi, ormai padri o nonni, con la religiosità era profonda e inclusiva. Si manifestava in
responsabilità e il piacere di curare la manutenzione modo molto discreto.
del campo di Colico. Ha percorso anche un tratto della mia vita personale
Lurgan veniva sempre, la terza domenica del mese, post scout, testimone delle mie nozze con Maria Luisa,
sin dalle prime ore, con la sua Panda grigia nascosta il 12 giugno 1971.
ai margini del bosco (quaranta minuti da Como... Ci ha sempre accolti con il sorriso e con quel suo
sappiamo come guidava... quell’anno a Bormio in sguardo proiettato verso il futuro.
tredici sul suo Maggiolino verde, fuori e dentro e in
piedi sul predellino, e via, una curva dopo l’altra, senza
tregua, a manetta...). Michele Faglia
All’ora del pranzo, nel pratone o attorno al fuoco nello
chalet, Lurgan compariva con il suo falcetto; si dedicava,
110 111