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Giustino Pasciuti Michele Faglia
tutto nuova, sentirsi accolti così mi fece del gran A questo punto, dopo gli interventi di Giorgio e
bene. Scambiai due parole con lui qualche anno più Giovanni, con i quali mi complimento per la memoria
tardi dopo un campo burrascoso di Comunità capi a puntuale, aggiungo qualche pensiero.
Macugnaga dove si era parlato di coeducazione, di Lurgan (solo così lo chiamavamo, con il nome scout,
scelta politica, di metodo educativo, tutti aspetti che “Alberto” risultava strano allora) è stato anche per me
stavano creando contrapposizioni: i punti di vista si una figura fondamentale per la formazione.
manifestavano distanti e fra loro polemici; il modo di Ricordo l’emozione, subito dopo la messa a San
vivere lo scautismo si rilevava come un’occasione di Pietro Martire, quando Lurgan mi conferì l’attestato
insanabili discussioni. di “esploratore scelto”, un importante tassello per
In una riunione successiva si dovevano tirare le fila dei incrementare quell’autostima che allora assai
discorsi del campo di Macugnaga. vacillava.
Stavo vivendo molto male quel momento, mi sembrava Erano gli anni delle turbolenze sociali (il ‘68 italiano, gli
che dovesse sbriciolarsi un po’ tutto e avevo una gran scioperi e il terrorismo) e ci interrogavamo, in reparto,
voglia di lasciar perdere tutto. in clan, su quanto stesse succedendo.
Ne parlai con Lurgan. Certe istanze sociali sui diritti civili, sull’emancipazione
Se c’era qualcuno che poteva aiutarmi a chiarire le idee, femminile, erano importanti, ma certo l’uso della
questo era Lurgan che mi aveva accolto con cordialità violenza era inaccettabile.
qualche anno prima. L’equilibrio di Lurgan in quegli anni terribili fu per
Tranquillo mi rispose: “Stiamo crescendo”. me guida insostituibile e una traccia per le mie scelte
Ho fatto mio quel modo di vedere e di vivere la future.
comunità. Crescere può fare male alle ossa, certamente Lo seguivo, lo seguivamo senza batter ciglio, per una
impegna (non poco), ma mette, con il tempo, a sorta di ammirazione e di affezione senza limiti.
disposizione cuore e fisico più grandi per gli altri. Anche nella traversata del lago di Como in kayak (c’era
Napoleone, uno dei nostri, che non sapeva nuotare!)
un santo in paradiso ci consentì di salvarci, secondo
Giustino Pasciuti
me legato alla figura di Lurgan.
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