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Giovanni Caiani                                                               Giustino Pasciuti




 Colombo come vescovo di Milano. C’è la processione   Ho di Lurgan ricordi importanti.

 che cammina verso il Duomo.   L’ho conosciuto da “grande”: ero un novizio rover e lui


 Noi quattro siamo presenti con Lurgan.  era il mio capo gruppo.

 Durante il percorso un amico lo riconosce: “Ciao Lurgan,   Venivo  da  un’altra  città  e  da  un’altra  esperienza  di

 cosa fai qui?”. “Sono qui con il mio reparto” e indica noi   scautismo. Con la mia famiglia ero arrivato a Monza,


 quattro.   da Lucca, a metà gennaio del 1969. Scuola e compagni

 L’altro lo guarda e dice: “Se sono con te, sono pochi ma   nuovi, città e parlata diversa, nebbia, le persone un po’

 buoni!”.   chiuse.

 Credo sia inutile dire che non riesco  a immaginare   Per di più il clan in quel momento non c’era: tutti i rover

 complimento più bello, non per un capo reparto, ma   erano in missione in Sicilia per il terremoto.


 per una persona.  Insomma, non avevo alcuna occasione, in quei giorni,

 Vi saluto tutti con affetto e spero che anche altri   per continuare la mia vita scout.

 vogliano mettere in comune i loro ricordi.   Accompagnavo però i fratelli alle attività del reparto ed


 Buona strada  è lì che ho cominciato a sentire il nome di Lurgan legato

            indissolubilmente alle sue imprese e in particolare alla

            discesa del Po con i kayak.
 Giovanni Caiani
            Si è immediatamente delineata l’immagine di un


            grande scout e subito si è prospettata la possibilità che

            potessi vivere anch’io imprese del genere.

            Incontrai per la prima volta Lurgan una sera, a San

            Gerardino, nella sala del camino, per una riunione. La


            sede era in quell’antico edificio, allora un po’ cadente.

            Lurgan si staccò dal suo gruppetto e mi venne incontro

            con un “ciao” fraterno, non di occasione, e aggiunse: “ti

            troverai bene con noi”.


            In quel momento, un po’ perso in una realtà del



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