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Martino Bolognesi Martino Bolognesi
Non ho partecipato all’organizzazione di questa uscita. Prima uscita che, se ben ricordo, era a piedi da
giornata, ma ho raccolto qualche fotografia dei tempi Monza alla Cascina Pecorino (Canonica al Lambro),
storici: prendete, dunque, il mio intervento sicuramente della serie con pernottamento sabato notte sotto il
come la testimonianza più che dovuta alla figura di portico della cascina che allora era ancora in piedi.
Lurgan, ma anche come una “pausa caffè”, nel senso Insomma, è stato il rodaggio. Partenza in quinta, per
che sarà abbastanza leggero, non particolarmente entrare subito nello spirito.
impegnativo. Qui sotto vedete due cimeli che conservo ancora: la mia
E vi parlo subito della mia esperienza personale. Sono gavetta con la scritta “Monza I”, che non si legge tanto
entrato nel Monza 1 nell'autunno del 1963, penso a perché è stata incisa con il coltellino, e la mia borraccia
settembre o ai primi di ottobre. su cui – non so se si vede – era scritto “Cucciago 64”
Nostro padre ci ha portato all’uscita dalla messa in perché in queste uscite, mitiche, Cucciago era una
San Pietro Martire, che allora era alle 8:20 – non so
se è ancora così – in attesa dell'uscita degli scout: le
squadriglie facevano il cerchio eccetera eccetera...
Abbiamo avvicinato Lurgan. Eravamo mio padre,
Tommaso, Alberto ed io, andiamo incontro a Lurgan,
mio padre gli dice: “Guardi, vorrei mandare questi tre
figli agli scout”.
Lurgan ci guarda: “Tu quanti anni hai? Tu? Tu? Va bene!
Allora voi due, Martino e Tommaso, vi prendo”. Per
Alberto dice di no: “Parlo con Akela. Vi so dire martedì”.
Martedì sera è arrivata puntuale la telefonata per
Alberto: “Vieni domenica che ci sono anche i lupetti”,
Alberto era il più piccolo.
Quindi siamo partiti così, subito, pragmaticamente.
Credo due domeniche dopo, abbiamo fatto la prima
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