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Martino Bolognesi Martino Bolognesi
meta, diciamo, molto, molto battuta. La borraccia, Qui sotto vedete le grandi imprese. È stata già citata
che ai tempi era nuova, ha fatto un volo (assieme al da Michele Faglia l’impresa in Scozia... perché è stata
sottoscritto) ed è rimasta ammaccata (stessa cosa mi è
successa due settimane fa in montagna: ho ammaccato
un’altra borraccia, scivolando sul ghiaccio).
Allora, a quei tempi, dell’ammaccatura mi era molto
dispiaciuto perché la borraccia era nuova; la scritta
“Cucciago 64” rimane ancora e ricorda quella caduta,
ma poi di colpi ne ha presi diversi altri.
Questo per dire che c’erano molte uscite e che queste
attività erano sempre accompagnate da un messaggio
educativo che vive ancora.
Tante uscite, in cui abbiamo imparato lo scautismo da
Lurgan: mi ricordo ancora la sua voce mentre si parlava
della lealtà.
“Lo scout è leale”: questo concetto di lealtà a me – davvero un’impresa: siamo partiti dalla Stazione
ragazzino di 12-13 anni che arrivava da un’esperienza Centrale in treno, abbiamo attraversato la Manica sul
non scout (e sono entrato direttamente in reparto traghetto dove Michele ha perso in mare il passaporto
senza fare il lupetto) – è risultato particolarmente forte, (o forse lo aveva dimenticato a Monza) e siamo stati
l’ho interiorizzato, e spero che sia ancora una linea alla casa di Baden Powell a Londra. Poi, con un altro
portante della mia vita. treno, da Londra a Glasgow... erano treni degli anni
E poi più avanti, da Lurgan, ho imparato un altro sessanta... ore e ore di viaggio. E così via.
concetto che è alla base del messaggio scout: Si può vedere anche dalla qualità delle tende e dalle
l’essenzialità. divise d’altri tempi.
Quando si faceva lo zaino ti dicevano: “Per cosa porti Ho trovato anche una fotografia di Colico che
‘sta roba? Non ci serve... via!”. purtroppo non riesco a datare.
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