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A Novara l’allora dodicenne Ludwig Taibl, fu affidato alle cure del ferroviere socialista Carlo Buscaglia e di sua
            moglie Nina. La famiglia italiana ospitante e la famiglia austriaca dell’ex bambino viennese per alcuni mesi profugo
            in Italia si frequentarono e restarono in contatto sino agli anni ’80. Vedi Eleonora Groppetti (servizio di), Una casa
            novarese per i bambini austriaci, in “Corriere di Novara” del 29 ottobre 2015, p.41.

              Gugliemo Sansoni (1896 – 1974), in arte “Tato”, pittore futurista bolognese, amico di Marinetti, fu ideologo, promo-
            tore e protagonista dell’aeropittura, dedicando gran parte della sua ricerca artistica ai motivi della velocità, della
            luce, dei paesaggi dall’alto.
              Otto Dix (1891 – 1969), divenne pacifista dopo la Grande Guerra, dedicando al tema dell’orrore della guerra una
            notevole produzione artistica, improntata ad un realismo estremo e deformante sino al grottesco.
              Käthe Kollwitz (1867 – 1945), madre di un giovane studente caduto in guerra, dedicherà alla figura del figlio e del
            rapporto madre / figlio, al tema degli “ultimi” tutta la sua vita di scultrice e pittrice.
              Giuseppe Scalarini (1873 – 1948) illustratore satirico mantovano di importanza internazionale, militante socialista
            e antimilitarista, fu collaboratore del quotidiano L’Avanti e del giornale La Difesa delle Lavoratrici.
              Vedi Roberto Albanese, L'immagine della donna tra guerra e pace nelle illustrazioni di Giuseppe Scalarini, in
            Monica Bianchi (a cura di), A Giuseppe Scalarini. L'infinito viaggio di una matita al chinino, Il Cartiglio Mantovano,
            Mantova, 2013.























            LA RICERCA ESPRESSIVA SUL TEMA DELLE DONNE DI PACE NELLE OPERE DI ROSALBA
            BISOGNO

            La mostra presenta dal vivo opere d’arte della pittrice monzese Rosalba Bisogno che, in questi ultimi
            anni, ha dedicato parte della sua ricerca artistica alla reinterpretazione artistico/creativa del tema donna
            e al valore della pace. Tre sono le opere esposte nella mostra, quadri in rilievo realizzati con tecniche
            diverse tra il 2011 e il 2014: Il Roseto della Pace (pag.24), Le donne del Pane del Perdono e Arte e bellez-
            za contro la guerra (pag.28).

            Arte e bellezza contro la guerra (2014)
            Nella cupa atmosfera di barbarie della guerra, sempre più tecnologica, del primo conflitto mondiale
            agisce il dinamismo di un vortice di nuvole turbinose, costituito da molteplici forme in rilievo di documenti
            dell’epoca relativi all’impegno sociale, umanitario e artistico della stilista Rosa Genoni. Il dolore universale
            si acquieta nella dolce malinconica armonia dell’arcobaleno.

            Le donne del Pane del Perdono (2013)
            Mani di diverso colore impastano insieme il pane quotidiano indispensabile per l’arroventata fornace della
            società odierna. L’ardore ha squarciato il vessillo europeo, che resta cornice in rilievo alla scena, lascian-
            do emergere un affresco di vari personaggi storici femminili del territorio di Monza e Brianza che, dall’Ot-
            tocento ad oggi, hanno testimoniato nelle guerre e nei conflitti capacità di perdono. Orsola Robecchi
            Susani (1859) - Marie Siegfried (1870) - Sita Meyer Camperio (1915/18) - Elisa Sala (1945) - Carolina
            Porcaro (2011).
            Un ciclo ininterrotto che trova al contempo origine e compimento nel lascito manzoniano del tema del
            “pane del perdono”, visto come cuore caldo del progetto europeo.

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