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FUTURISMO ED ESPRESSIONISMO COME MODALITA’ ANTITETICHE DI NARRAZIONE DELLA
GUERRA
La terza sezione della mostra è dedicata all’arte, con riproduzioni di opere di pittori futuristi ed espression-
isti legati alla Grande Guerra e opere d’arte dal vivo della pittrice monzese Rosalba Bisogno sul tema
donna e pace.
Il movimento artistico e politico del Futurismo, che esaltava forza, tecnica, velocità e concepiva la guerra
come “igiene del mondo”, esaltò i bombardamenti aerei come elevata esperienza estetica. Così il bom-
bardamento di Lubiana, denominato “disastro” dall’aviere brianzolo di San Fiorano, poteva venire rievoca-
to in modo del tutto ludico dall’aeropittura di “Tato” . Questi associa al drammatico evento quella che par
essere l’immagine di uno sfavillante geometrico giocattolo volante da luna park.
Altre correnti artistiche, come quella dell’espressionismo tedesco, si impegnarono a trasmettere con le
loro opere d’arte l’orrore provato dagli artisti durante la guerra, che non pochi di loro avevano realmente
vissuto al fronte, e negli anni del primo dopoguerra davanti alla fame che attanagliava l’Europa Centrale.
Raffigurando l’orrore, l’arte liberava l’anima dall’angoscia provata. Questo è il caso dei pittori tedeschi
Otto Dix e Käthe Kollwitz .
Nella parte di documentazione storica contenuta nell’allestimento della mostra rientrano riproduzioni di
opere di Giuseppe Scalarini . I temi della donna e della pace rientrano infatti fra gli elementi caratterizzanti
della sua ricerca artistica come sua comunicazione sociale e politica .
Giuseppe Scalarini – La Difesa delle Lavoratrici, 3 gennaio 1915
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