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Federica Frattini                                                                                                                                                                          Federica Frattini




            al 1993 nei campi scuola per assistenti ecclesiastici. È

            in questo contesto che si è andata approfondendo la


            conoscenza e l’apprezzamento reciproco: come penso

            abbiamo sperimentato tutti nello scautismo è il fare

            fatica insieme, il cantare sotto la pioggia, il cuocere


            insieme le patate sotto la cenere, il trovare soluzioni

            a situazioni impreviste che cementa l’amicizia, che fa

            apprezzare i doni dell’altro, che apre mente e cuore

            all’incontro vero.





                                                                                                                                   È  proprio  attraverso  questa  lunga  collaborazione,

                                                                                                                                   anche con Vittorio, che il nostro rapporto è diventato

                                                                                                                                   una bella amicizia, franca, solida e ha progressivamente


                                                                                                                                   coinvolto anche le reciproche famiglie.

                                                                                                                                   Di Lurgan mi ha sempre colpito la capacità di suggerire

                                                                                                                                   soluzioni in maniera ferma e competente, la costante

                                                                                                                                   disponibilità a mettersi in gioco, l’abilità nel tradurre


                                                                                                                                   in esperienze “belle” le attività previste, risolvendo

                                                                                                                                   ogni  aspetto  organizzativo:  come  trovare  le  barche

                                                                                                                                   per  la  traversata  Bellano-Colico  e  provvedere  alla

                                                                                                                                   relativa riconsegna o come accogliere, dopo la salita


                                                                                                                                   in  val  Codera in notturna, gli allievi spesso provati

                                                                                                                                   dall’impatto inaspettato con il campo, con un camino

                                                                                                                                   acceso e una tazza di erba iva calda, quell’achillea

                                                                                                                                   muscata cresciuta e raccolta in valle, usata per la







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