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Federica Frattini                                                                                                                                                                          Federica Frattini




            CON LURGAN VERSO L’AGESCI E OLTRE                                                                                      Dalla condivisione di questi presupposti è iniziata



            Il mio incontro con Lurgan risale al 1974 nel primo                                                                    una collaborazione che, pur nelle iniziali difficoltà, si è

            comitato  regionale  lombardo  dopo  l’unificazione                                                                    andata consolidando e approfondendo negli anni.

            ASCI-AGI. Ci siamo trovati a collaborare, lui come                                                                     Accanto all’impegno in ambito regionale è continuato

            responsabile regionale ed io incaricata alla Formazione                                                                per Lurgan quello dei campi scuola nello staff di Vittorio


            capi Un incontro tra persone adulte, inizialmente non                                                                  Ghetti. Nel 1980 sono iniziati i campi per animatori di

            semplice e lineare, ci dividevano molte cose, soprattutto                                                              comunità capi (anche questo un nuovo percorso per

            il fatto di provenire da realtà, esperienze e tradizioni                                                               una figura associativa che si è poi dissolta negli anni)

            diverse, sia sul piano scout che sul piano personale.                                                                  e questo ha coinciso con il mio ingresso in staff come


            Il  contesto  richiedeva  di  affrontare  la  sfida  del                                                               capo campo accanto a Vittorio.

            nuovo cammino associativo, traducendolo in azioni                                                                      Due gli elementi che hanno segnato il mio ricordo

            concrete e in proposte coinvolgenti, ma si rendeva                                                                     del  primo  impatto:  la  percezione  della  mia  abissale

            anche necessario, in parallelo, cercare di raggiungere                                                                 inesperienza di fronte a Lurgan e a Vittorio e il loro


            tutti, proprio tutti, anche coloro che, da una parte e                                                                 modo di porsi nei miei confronti, fatto di rispetto e di

            dall’altra, non avevano condiviso pienamente tempi e                                                                   reale parità, uno stile che non aveva nulla a che fare né

            modalità con cui era stata attuata l’unificazione. Non                                                                 con le buone maniere, né con il dettato della diarchia,

            ricordo che Lurgan abbia mai espresso un suo parere                                                                    ma era espressione dello stile scout di queste due


            personale su questo punto, ciò che si percepiva in                                                                     persone, decisamente diverse, ma in un qualche modo

            modo evidente era il suo indiscutibile amore per lo                                                                    complementari e legate dalla medesima visione di uno

            scoutismo, la convinzione che, al di là di posizioni e di                                                              scautismo vissuto nel concreto e nel quotidiano e dalla

            sensibilità diverse, la fedeltà alla promessa e ai valori                                                              convinzione che il campo dovesse offrire agli allievi la


            espressi dalla legge Scout non potesse essere messa                                                                    possibilità di vivere un’esperienza autenticamente e

            in discussione, perché in questo risiede la possibilità                                                                integramente scout in tutti i suoi aspetti, anche i più

            di aprire ai giovani orizzonti di libertà e di sogno, di                                                               marginali. Una visione che sentivo anche mia e che

            impegno e di crescita. E questo non poteva andare                                                                      ci ha legati per molti anni, dal 1980 al 1987 nei campi


            perduto.                                                                                                               scuola per animatori di comunità capi, poi dal 1988


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